mercoledì 31 dicembre 2014

Al passaggio dell’anno



“Noi uomini siamo dunque esseri stranamente contraddittori.”
(Rudolf Steiner)

È normale, l’ultimo giorno dell’anno e prima che inizi l’anno nuovo fare la ricognizione dei mesi trascorsi per capire le cose nuove che l’anno ha dato. E quando si guarda ai mesi trascorsi non si pensa solo alla nostra condizione, ma si valuta anche quello che è avvenuto agli altri e all'umanità tutta. Soprattutto se vogliamo sviluppare uno sguardo acuto che sa guardare la realtà in modo spirituale. È chiaro che gli eventi drammatici del periodo natalizio fanno riflettere sulla transitorietà della vita umana, e sul mutamento di tempi e situazioni per molti. La riflessione suscita un forte senso di oppressione nell’anima della persona sensibile e tutto, per come si muove il mondo, non sembra mostrare un futuro felice.

Steiner dice che i fatti del mondo vanno guardati con lo sguardo di chi viaggia in treno. Al viaggiatore sembra che il paesaggio che scorre dal finestrino gli vada incontro, mentre è lui che si muove mentre il paesaggio è fermo. Solo con l’abitudine si perde l’illusione che sia il paesaggio, e non lui che è nel treno a muoversi. Il viaggiatore si inganna sia sulla stabilità che sul movimento di ciò che vede fuori da sé stesso. L’uomo passa attraverso gli fatti del mondo restando chiuso nel suo veicolo fisico-eterico, e poi penetra nella trama spirituale del mondo. Osserva il mondo partendo dal punto di vista del veicolo in cui è rinchiuso, perciò le sue osservazioni vengono falsate da un errore di prospettiva.

Noi vediamo il mondo in modo sbagliato, però correggere la distorsione di visuale non è facile. Se guardiamo l’anno che finisce riflettiamo sul motivo per cui siamo sempre in preda di due tipi di illusioni, soprattutto la notte di s. Silvestro. Siamo in due illusioni perché, nella coscienza ordinaria, non abbiamo idea della nostra relazione con il mondo esterno, soprattutto per quello che riguarda alcuni aspetti. Il mondo esterno non è solo una serie di cose che sono ordinate nello spazio, ma è anche una serie di fatti. I nostri sensi vedono quello che avviene all’esterno, perciò vedono sia i fatti della natura che gli eventi che riguardano gli umani.

Il mondo scorre in un continuo divenire su cui non riflettiamo mai, e questi processi avvengono con una certa velocità. Se rivolgiamo lo sguardo verso il nostro interno vediamo anche i nostri processi inconsci e quelli coscienti. Noi uomini siamo inseriti nel mondo non come degli esseri spaziali finiti, dice Steiner, ma siamo inseriti in continui processi e viviamo nel continuo divenire. Questi processi hanno una certa velocità ma, se valutiamo la velocità dei processi del mondo e la paragoniamo con la velocità del nostro divenire, vediamo che esiste una differenza.

Se confrontiamo il divenire generale e il fluire della nostra vita notiamo che noi procediamo nella corrente del tempo con molta più lentezza rispetto agli eventi della natura. Per l’uomo è necessario molto tempo per sviluppare, infatti dalla nascita lavoriamo sette anni per elaborare il corpo fisico, e poi altri sette anni per elaborare il corpo eterico. Se osserviamo una pianta annuale vediamo che essa, in un anno, elabora tutto il suo corpo fisico. Perciò vediamo che, nel regno vegetale, si procede sette volte più veloci. Molte realtà seguono la stessa legge che regola il mondo vegetale, e cioè tutto quello che è sottoposto al corpo eterico.

Questo fatto si comprende pensando a due treni che si incrociano, ma che viaggiano a due velocità diverse. Sul treno più lento, la velocità del treno più veloce sembrerà minore. Dunque, il modo con cui appare la velocità dell’altro treno è variabile a seconda della velocità a cui viaggia il nostro treno. La velocità di cui si parla è quella in cui si svolge la nostra vita eterica. La nostra vita eterica comprende non solo i rapporti con lo spazio (come l’esempio del treno mostra) ma anche tutti i giudizi, il sentire e la nostra disposizione riguardo il mondo esterno.

Se non avessimo le due differenti velocità di sviluppo la nostra vita si troverebbe del tutto inserita negli eventi naturali. Ma il nostro corpo eterico predominerebbe e non ci potremmo più differenziare dalla natura. Ma noi ci differenziamo proprio perché abbiamo la percezione di una diversa velocità di progressione nel tempo. E se guardiamo l’anno passato, nella notte di s. Silvestro, non ci rendiamo conto che il tempo che passa ci distacca sempre più dal mondo. Con il trascorrere degli anni lasciamo sempre più inutilizzate le nostre esperienze, e impariamo sempre meno di quanto potremmo. Impariamo sempre meno e non ci arricchiamo come potremmo perché viaggiamo sette volte più lenti della natura.

Accade anche un altro fatto causato dalla differente velocità, perché la differenza ci fa vedere che il mondo è materiale. Se viaggiassimo alla stessa velocità della natura esterna non si vedrebbe la differenza tra il nostro animico-spirituale e il corso esterno della natura. Ogni cosa sarebbe indifferenziata perciò saremmo inseriti nel mondo in modo molto diverso. Il nostro sguardo retrospettivo sull’anno che è passato, secondo Steiner, viene ingannato perché la nostra velocità interna è molto inferiore a quella del mondo. Il mondo sensibile non ci offre i suoi contenuti agendo secondo la nostra volontà, e per capirlo bisogna sapersi mettere di fronte alle cose in modo diverso. I fatti si presentano come vogliono e il mondo procede con una velocità che è diversa da quella del nostro pensiero.

La nostra parte eterico-spirituale sente che l’anno trascorso è stato troppo lungo, mentre i sensi sentono che l’anno è sette volte troppo corto. Anche se non ne siamo coscienti, volontà e desideri avanzano troppo rapidamente, e questa è una delle ragioni del nostro egoismo e della nostra testardaggine. Se il nostro pensiero sapesse procedere allo stesso passo del mondo ci si potrebbe accordare più facilmente con le opinioni degli altri. Invece, gran parte del comportamento umano si basa sulla convinzione che la propria opinione sia sempre migliore di quella degli altri. E, nella maggioranza dei casi, si pensa che gli altri abbiano torto, se non ci conviene dargli ragione.

Se i nostri pensieri seguissero la velocità del mondo sarebbe semplice accordarsi tra uomini. Ma siamo legati ai sensi perciò essi ci muoviamo troppo lenti rispetto al mondo, mentre i pensieri corrono troppo veloci rispetto al mondo. Questa condizione ci offusca, perciò non capiamo che abbiamo perso il contatto con la natura e siamo sempre più materialisti. Le idee sono sbagliate com'è falsata la velocità dei due treni che s'incrociano. Le idee materialistiche esistono perché ci muoviamo sette volte più lenti o più veloci del mondo. Viviamo come quelli che, ogni giorno, vorrebbero festeggiare sempre. Molte cose sbagliate dell’uomo, dice Steiner, sono basate su queste illusioni che nessuno corregge.

Ma, alla svolta dell’anno, dobbiamo imparare a sperimentare la realtà esterna. Va saputo che tutto dipende dal modo con cui ci rapportiamo al mondo. La sua velocità dipende dal modo con cui lo percepiamo: “il mondo ci presenta l’aspetto che deve presentarci in dipendenza della nostra velocità di fronte a quella del mondo.” Nella notte di San Silvestro fa sorgere una domanda: "Come sarà l’avvenire dell’umanità se l'uomo non si aprirà maggiormente allo spirito? Oggi molti uomini sono poveri e senza prospettive, ma c'è chi dice che anche i loro nonni furono poveri e sopravvissero. Ma, allora la terra era più pulita e il futuro sembrava meno incerto.

La realtà economica è drammatica per tutti quelli che lavorano onestamente. Si lavora per sopravvivere e non per avere dei risparmi. Tutto va in rovina perché nessuno fa nessuna manutenzione, se non avviene il disastro. Non si vede nessuna rinascita di fiducia in nessun campo, mentre i corrotti sono impuniti e sentiamo dei politici che truffano con dichiarazioni false e ottuse. Forse è vero che non resta altro che emigrare, ma non possiamo scappare tutti. Ma non vogliamo vivere in miseria o lavorare sotto continui ricatti, e per pochi spiccioli. L’anno vecchio dovrebbe portarsi via questo, e l’anno che viene dovrebbe portare uno spirito nuovo e una luce spirituale che illuminerebbe con una giusta prospettiva il nostro Capodanno.

Buona erranza
Sharatan

Nessun commento: