venerdì 10 luglio 2015

L’incarnazione di Lucifero



“La verità non è venuta nuda in questo mondo,
ma in simboli e immagini. Non la si può afferrare
in altro modo.” (Vangelo di Filippo, 67-10)

Attualmente la nostra epoca sta assumendo una sfumatura particolare che, nel futuro, si mostrerà sempre più evidente. In futuro, la Terra subirà un’involuzione, un declino, una regressione, perché è passato il tempo in cui l’umanità poteva progredire con forze fisiche sempre più raffinate. L’umanità futura potrà fare solo un progresso spirituale, uno sviluppo che si innalzerà al di sopra degli avvenimenti del mondo fisico che non saranno più sufficienti ad appagare gli uomini, se l’umanità si dedicherà solo ad essi.

Steiner diceva che ci avviciniamo all’epoca della “lotta di tutti contro tutti” che non sarà solo un fatto teorico perché questa lotta avverrà nella pratica. In futuro si proverà ben poca felicità dalla conquista dei beni materiali perché aumenterà sempre più l’insoddisfazione per le cose che offre il mondo materiale. Anche nel passato ci sono state epoche di oscuramento. Uno degli ultimi periodi oscuri prima di una nuova fase di sviluppo avvenne alcuni millenni prima della nascita del Cristo.

Prima del mistero del Golgota accadde un fatto molto importante che ha influito sugli uomini almeno fino ai primi secoli del cristianesimo. Da questo evento è nata la cultura pagana che si inserì nella cultura ebraica da cui è sorto il cristianesimo. Va saputo che tutta la cultura pagana era composta da una conoscenza, una contemplazione, una pratica che fu ispirata da forze sovrumane che si fusero con le forze terrestri. Questa saggezza era fredda perché era fatta solo di idee e aveva poco contenuto emotivo.

Ma le cose si capiscono meglio se sappiamo tutto quello che avvenne nel 4°-5° millennio prima del Cristo. A quei tempi, gli uomini che vivevano sulla Terra erano molto diversi da quelli di oggi. Essi vivevano di una vita interiore molto istintiva che assomigliava alla vita istintiva degli animali più che a quella degli uomini. Sulla Terra vivevano esseri umani che, interiormente, erano simili agli animali, e quei corpi umani venivano usati da entità spirituali superiori. Quegli uomini percepivano che i loro corpi erano strumenti piuttosto che sentirsi dentro dei corpi.

Quando erano svegli erano istintivi come animali, e la loro vita interiore era nello stato di coscienza dell’uomo che vive in un sogno a occhi aperti. Pur vivendo come in sogno, quegli uomini sapevano che erano scesi in basso, perché vivevano in corpi che si comportavano come animali. La condizione che percepivano traspariva nei culti e nei riti dedicati al dio Mitra che veniva rappresentato mentre cavalcava un toro. Mitra è visto come l’elemento celeste che cavalca l’elemento terrestre simboleggiato dal toro.

Sappiamo che i simboli non sono concetti oscuri e astratti ma rappresentano realtà che avvennero realmente nel passato. Poi venne un’epoca di oscuramento che comportò un’involuzione dell’umanità. La vita umana si fece sempre più confusa e indistinta perché finirono i sogni legati agli esseri spirituali e agli eventi cosmici. E così diventò sempre più potente la parte istintiva nell’uomo, finché l’animalità prese il sopravvento. Ma la condizione spirituale precedente restò invariata per quelli che restavano nei circoli dei misteri, soprattutto in Asia.

In quei circoli si continuava a manifestare il mondo spirituale, ma venne coinvolta solo una minima parte di umanità. La maggioranza viveva in modo istintivo e bestiale, perché non poteva servirsi delle sue facoltà mentali. Il cervello e gli organi dell’intelletto esistevano già, ma la componente animico-spirituale umana non riusciva a servirsene. Perciò l’uomo non poteva acquisire la conoscenza per mezzo del pensiero e del giudizio, perciò l’umanità si poteva arricchire spiritualmente solo se entrava nei culti dei misteri. Questo avvenne durante tutto il 4° e il 3° millennio prima della venuta del Cristo.

E, all’inizio del 3° millennio, avvenne un fatto molto importante perché, da una illustre famiglia dell’Asia, molto vicina agli ambienti delle cerimonie religiose e i culti misterici nacque e crebbe un bambino che, almeno all’inizio, crebbe inosservato. Quel bambino aveva la possibilità di partecipare alle cerimonie dei misteri, perché i sacerdoti dei misteri sapevano che dovevano farlo crescere all’interno di quei culti. E quando la persona che era vissuta nel bambino giunse all’età di circa 40 anni, avvenne un fatto straordinario.

O meglio, si rese evidente un fatto che i sacerdoti sapevano avendolo saputo a livello profetico. L’uomo iniziò a capire il significato di quello che si trasmetteva all’interno di quei misteri, e fu il primo uomo che riuscì a usare l’organo dell’intelletto. Ma riuscì a farlo solo per mezzo dei misteri e perché, a 40 anni, avvenne in lui una reale incarnazione di Lucifero. Infatti, all’inizio del 3° millennio prima di Cristo, Lucifero si incarnò in Cina.

Dalla sua incarnazione derivò la cultura precristiana pagana che sopravvisse nella gnosi dei primi secoli dell’era cristiana. Questa cultura fu prodotta per merito dell’incarnazione di Lucifero che venne per insegnare agli uomini. Questo impulso spirituale che derivò dalla saggezza luciferina fu molto utile all’umanità, perché è alla base della terza cultura post-atlantica. Si diffuse in tutta l’Asia e più tardi nella cultura egizia, poi in quella babilonese e fu alla base della civiltà greca.

Tutto il pensiero, la volontà e il modo di agire vennero profondamente condizionati dall’impulso luciferino da cui derivò anche la civiltà classica greca. Ma non si creda che la cultura pagana sia malvagia o negativa perché è provenuta dall’azione di Lucifero. La bellezza e l’arte nascono da Lucifero così come la filosofia e la cultura classica. E la sua incarnazione condizionò anche la cultura dell’Europa meridionale, dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale per tutti i primi secoli della cristianità.

Anche l’evento del Golgota, secondo Steiner, fu compreso per mezzo della sapienza che fu sviluppata dopo la venuta di Lucifero. La gnosi è totalmente pervasa di questa sapienza luciferina, perciò anche Cristo fu capito con una mente che si era plasmata per mezzo delle forze e degli impulsi di Lucifero. Tra l’incarnazione di Lucifero e quella di Cristo erano passati 3.000 anni, perciò 3.000 anni dopo la nascita di Cristo avverrà una terza incarnazione, cioè l’incarnazione di Arimane.

Lucifero aveva insegnato la capacità di usare l’intelletto e le facoltà del giudizio. Lucifero visse per insegnare il significato dei misteri, e ora si prepara l’incarnazione di Arimane. Dalla metà del 15° secolo, l’anima sta attraversando una fase evolutiva che la renderà capace di entrare in possesso della piena coscienza. E questo fatto è correlato alla futura incarnazione di Arimane, perché l’uomo diverrà pienamente cosciente solo dopo che è avvenuta l’incarnazione di Arimane.

L’incarnazione di Lucifero fu comprensibile solo tramite la forza profetica dei sacerdoti dei misteri, perciò fu accolta in modo inconsapevole. L’incarnazione di Cristo non fu compresa in modo cosciente, infatti non abbiamo ancora compreso quello che voleva insegnare. Ma l’incarnazione di Arimane dovrà essere affrontata in piena coscienza perché avverrà nel corso di grandi sconvolgimenti che accadranno sul piano fisico. In futuro avremo delle guerre continue e accadranno delle grandi calamità, perché lo spirito umano sarà molto ingegnoso nel campo della vita fisica.

Nel futuro si avrà lo sviluppo di un grande ingegno che sarà usato solo a vantaggio della vita fisica. E nessuna cosa e nessun comportamento di altro genere potrà evitare che tutto questo avvenga. Allora sarà possibile che avvenga l’esistenza di una individualità umana adatta per l’incarnazione di Arimane. Ma l’umanità dovrà essere in grado di affrontare l’incarnazione di Arimane in modo consapevole. La potenza arimanica prepara anticipatamente la sua venuta facendo in modo che gli uomini siano sedotti da lui. Il compito degli uomini del futuro sarà quello di usare la venuta di Arimane per conquistare un’evoluzione superiore.

La venuta di Arimane deve servire per capire che cosa si può ottenere o non si può ottenere con la sola vita fisica. E questo avverrà tramite Arimane. Gli uomini devono diventare maggiormente consapevoli in ogni ambito, perché devono saper riconoscere le correnti che provengono da Arimane. Devono imparare da sé e da soli capire cosa devono accettare di imparare da lui. Ma non potranno farlo se non riconosceranno le forze spirituali e non spirituali di cui la potenza arimanica può servirsi. Altrimenti sarà Arimane che potrà usarle a suo vantaggio.

Buona erranza
Sharatan

2 commenti:

Unknown ha detto...

Non ricordo dove ma Steiner dà un'età anche per l'incarnazione di Arimane sarebbe in un uomo di 20-25 anni ma in quale conferenza proprio non ricordo sapreste dirmelo? Grazie!

Sharatan ain al Rami ha detto...

Le informazioni che ti interessano le puoi trovare in "Sull'incarnazione di Arimane: due conferenze tenute a Zurigo il 27 ottobre e a Berna il 4 novembre 1919.

Queste sono le fonti di tuo interesse
Un caro saluto