venerdì 25 novembre 2016

Vibrazioni



“Per i puri tutto è puro.”
(Amadeus Voldben)

“Dai corpuscoli, dagli elettroni, dagli atomi e dalle molecole fino ai mondi e agli universi, tutto è movimento vibratorio, nulla è statico. La materia apparentemente inerte è soggetta alla legge della vibrazione; le forme più grossolane sembrano in riposo. I piani di energia e di forza sono gradi varianti di vibrazione, così i piani mentali come quelli spirituali.

Più alta la vibrazione, più elevata la posizione del piano: nel punto massimo è tanto sublime da sembrare in quiete. Così, i due poli estremi si toccano. Il principio di polarità opera sul piano fisico dove è il grande e il piccolo, freddo e caldo, luce e oscurità, ecc.; sul piano mentale col positivo e negativo, tesi e antitesi, di natura identica, ma diversi di grado e di vibrazioni.

Nel mondo del relativo tutto è duale, così che ogni verità è mezza verità, poiché nello stesso tempo ha un aspetto di falsità. Amore e odio, simile e dissimile, sono i due poli della manifestazione, opposti ma eguali, di natura identici e solo differenti di grado. Per questo è possibile conciliarli, mutando la vibrazione di odio in quella di amore.

Il principio del genere, maschile e femminile, i due aspetti che nel mondo fisico si manifestano come sesso, operando nella direzione della generazione, sul piano mentale opera nella direzione della creazione e della rigenerazione. Per i puri tutto è puro.

Vi sono momenti, nell’esistenza umana, particolarmente duri: importante è conoscere come uscirne, qualunque sia la pesantezza delle condizioni. I Maestri hanno insegnato che ciò può avvenire mediante la trasmutazione mentale. Per farlo, si opera sulla mente perché essa determina i nostri stati d’animo.

La mente, come i metalli, può essere trasmutata da uno stato d’animo all’altro, da grado a grado, da polo a polo, da vibrazione a vibrazione. La mente può elevarsi al di sopra del piano ordinario di causa ed effetto, sollevandosi ad un piano superiore. Allora, si diviene causanti, dominando gli stati d’animo e il carattere, diventando motori, anziché pedine.

Obbedendo al principio di causalità dei piani superiori, dominando il proprio piano (emotivo e mentale), si realizza la liberazione delle cause esterne e inferiori. Quando sei portato a vibrare incompostamente, tu polarizzi la mente al grado che desideri. Per il principio di vibrazione, applicato ai fenomeni mentale ed emozionali, si ottiene un controllo delle proprie disposizioni d’animo e sugli stati mentali.

Puoi fugare, come ombre, timori e depressioni, distogliendo l’animo e la mente dallo stato vibratorio scomposto e violento, agganciandolo a uno stato più elevato e sereno. Puoi agire sulle menti e sui sentimenti altrui allo stesso modo, producendo positivi stati mentali e vibrazioni a volontà sul piano mentale come la scienza fa sul piano fisico.

A tutti è data la possibilità di passaggio dal piano più basso a quello più alto per sottrarsi alle condizioni dei piani inferiori. I piani e i mondi si corrispondono. Come in alto così in basso; ciò che è vero in alto, lo è pure in basso. Il piano fisico è riflesso dei più alti. Al di sopra di esso, nel piano dell’assoluto che è il piano dello Spirito, tutto è luce senza ombra.

Chi sa avvalersi delle capacità di usare una legge superiore per dominarne un’altra inferiore, potrà compiere questa Grande Opera. Anziché subire gli effetti nocivi di una condizione negativa, impara l’arte di neutralizzarla. Comincia a polarizzare la mente nel punto desiderato fermando l’oscillazione ritmica del pendolo che tenderebbe a portarla all’altro polo. Questa contro-azione va fatta dopo la scelta effettuata del punto da raggiungere, e va realizzata con volontà decisa.

Conoscendo il principio di vibrazione, puoi dominare gli stati inferiori cambiando le vibrazioni delle cose materiali e delle forme di energie. A questo fine, eleva la tua vibrazione sul piano dello Spirito, principio animatore di tutta la vita, polo estremo e sublime: in tal modo trascenderai la vibrazione grossolana della materia. Là, dopo esserti sottratto alle condizioni e ai dolori dei piani inferiori, nella purezza delle cose elevate, potrai gioire nelle sfere dove la vita è eterna.” (Amadeus Voldben, La Coppa d’Oro, Ed. Mediterranee)

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