martedì 20 maggio 2008

Resuscita la tigre della Tasmania


Ho letto la notizia che sono riusciti a resuscitare la tigre della Tasmania. Lo strano animale si era estinto negli anni ’30 del Novecento e da allora si erano conservati degli esemplari sotto formalina nei musei zoologici. Dopo avere recuperato il Dna, da esemplari non troppo rovinati, prendendo in prestito il corpo di alcuni topi di laboratorio, e con un intervento di ingegneria genetica, i ricercatori delle università del Texas e di Melbourne, hanno creato una chimera. Baffi di topo e scheletro di tigre. L'esperimento, pubblicato sulla rivista Plos (Public Library of Sciences) di oggi, è il primo caso di una specie estinta che torna a vivere. Andrew Pask dell'università di Melbourne, afferma che oggi abbiamo solo 1% delle specie che hanno popolato la terra, per cui la ricerca apre prospettive molto promettenti. Fino ad oggi siamo stati in grado di leggere il Dna, ma non di inserirlo in un’altra specie animale. Ogi ci sono riusciti, prelevando del dna da esemplari ben conservati ed impiantandoli nel corpo di topi di laboratorio. Il prossimo passo sarà la creazione di un cromosoma sintetico e tutto per riesumare l’unico marsupiale carnivolo che conosciamo. Di questo passo entro otto anni avremo il primo esemplare clonato di Tigre della Tasmania.
Leggevo poi una notizia, sempre su La repubblica, di fatti di violenza avvenuti in lucchesia. Nel caso non vi sono extracomunitari o minoranze criminali di qualunque sfumatura o categoria penalmente perseguibile. Ottanta adolescenti sono sospettati di aver profittato di una ragazzina di 14 anni. Citando la notizia: “I racconti degli abusi lasciano senza parole. Non è ancora Niscemi. Non ci sono ragazzine pestate ferocemente, strangolate, gettate in un pozzo. Ma anche in Toscana, sempre così orgogliosa della sua civiltà, è allarme sull'"inaridimento del cuore", sul "deserto emotivo", sul "nichilismo" dei giovani, per dirla alla Galimberti. Adolescenti con un filo di barba, a volte appena più che bambini, in branco si trasformano in stupratori, diffamatori, ricattatori. La ragazzina che cede, che è fragile, che ci sta perché altrimenti rischia di essere bandita dal gruppo o svergognata davanti ai genitori, diventa solo un oggetto da usare, una cosa da disprezzare. I magistrati minorili hanno l'impressione di trovarsi davanti a una mutazione. Le violenze che giungono alla loro attenzione sono quasi soltanto di gruppo e spesso corredate di filmini e di ricatti. Così è accaduto in lucchesia, dove all'inizio le indagini hanno coinvolto un'ottantina adolescenti, quasi tutti minorenni, e dove oggi restano sotto inchiesta in 23. L'inchiesta è partita quando, nella notte di Pasqua del 2004, i carabinieri hanno trovato una ragazzina di poco più di 14 anni seminuda in una automobile con quattro adolescenti. […]Così emergono dieci mesi di abusi e almeno quindici episodi di ammucchiate. Lei sola di fronte a quattro-cinque-sei adolescenti. Lei divenuta lo zimbello dei ragazzi del paese. Lei infamata. Dicevano che aveva l'aids, che bastava chiamarla e lei avrebbe fatto questo e quest'altro di sua spontanea volontà. Racconta ciò che è accaduto con lo sguardo fisso, si sforza di non lasciar trasparire emozioni. E' stata bocciata, non ha amici, a volte è bulimica, a volte anoressica. Soffre. Spiega che era tollerante, che perdonava. Così non è facile distinguere i rapporti in cui era o appariva consenziente dalle violenze vere e proprie. Tutto comincia nel giugno 2003, quando va con un ragazzo al fiume, dove ci sono altri ragazzi e poi ne arrivano altri ancora. Uno ha la telecamera. Le chiedono di fare l'amore con ciascuno di loro. L'assillano e la sfidano. Dicono che deve mostrare la sua abilità. Lei si sente in trappola. Sono in tanti. Si sente debole, da una parte vuole conquistare la loro simpatia, vuole soddisfarli, non le va di essere derisa, dall'altra ha paura di essere picchiata e di non tornare a casa. Cede e viene filmata. Dopo comincia il tormento. Qualche ragazzo la minaccia di far vedere la cassetta ai genitori, qualche altro si offre di aiutarla a recuperare il filmato. La spaventano oppure la ingannano. In tutti i casi le chiedono in cambio di fare sesso. E sono sempre in gruppo. Lei si spaventa, cede, diventa ogni giorno più ricattabile. A 14 anni trattata da ninfomane.
I ragazzi si fanno sotto, sono curiosi di sperimentare di persona quello che si dice in giro. Poi c'è chi si è pentito ed è stato male. Ma la maggior parte, quando è partita la denuncia e si sono mossi i carabinieri, ha risposto nel più triviale dei modi: ci stava. Alcuni, forse, ne erano convinti. Ma chi ha usato il filmino per ricattarla?”
Nessuno commento e una sola domanda: questi di quale specie sono chimera? Questi quale dna animale stanno incubando?
Buona erranza.
Sharatan ain al Rami

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